Il Muro di Ca’ del Poggio: dove il ciclismo incontra l’identità veneta
Domenica 25 maggio 2025 ho avuto il privilegio di assistere all’ottavo passaggio del Giro d’Italia lungo l’iconica salita del Muro di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto (TV). Un tratto breve ma leggendario, immerso nel paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – Patrimonio dell’Umanità UNESCO – che incarna alla perfezione il legame tra sport, cultura e orgoglio veneto.
Tra ventimila persone, tra bandiere, applausi e tifosi di ogni età, ho portato con me un proverbio veneto:
“Gheto vossuo ea bicicreta? Desso pedalea!”
Una frase diretta e ironica che ha fatto sorridere e riflettere. In molti si sono fermati a leggerla, fotografarla, condividerla. Un piccolo gesto che ha riportato la lingua veneta al centro di un grande evento nazionale.
Il Muro di Ca’ del Poggio è ormai uno dei luoghi simbolo del ciclismo italiano. Ma prima di essere conosciuto da appassionati e atleti, era solo una strada tra le vigne. La svolta arriva nel 2008, quando la famiglia Stocco, proprietaria dell’omonimo ristorante, decide di trasformare quella salita in qualcosa di più: un punto d’incontro tra sport, ospitalità e territorio. Nel 2009, il Muro viene inserito ufficialmente nel tracciato del Giro d’Italia.
Da allora, i suoi 1,1 km con pendenza media del 12,3% e punte al 19% sono diventati un banco di prova per i corridori e una cartolina per il pubblico. Ogni curva racconta una storia, ogni sosta un brindisi con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
Ca’ del Poggio non è solo ristorante o salita: è un progetto culturale. Dalla vecchia casa colonica è nata una struttura che oggi ospita eventi, sportivi, turisti e amanti della buona cucina. Una terrazza sulle colline che ha saputo valorizzare un territorio unico al mondo, puntando su autenticità e visione.
Ma il vero Muro non è fatto solo di asfalto e fatica. Il vero Muro sono le persone: quelle che si accampano dalla sera prima, che appendono striscioni, che offrono un bicchiere a chi passa. Il calore della gente mi ha sinceramente stupito: non era solo entusiasmo, era appartenenza. Una parete viva, che sostiene, accoglie e celebra. Un muro che unisce invece di dividere.
Il passaggio del Giro 2025 ha confermato che il Veneto sa trasformare una tappa ciclistica in una festa collettiva. E per me, come creator legato profondamente a questa terra, è stato un onore poter contribuire con un proverbio, con un sorriso, con una parola che sa di casa.
Il Giro d’Italia Women torna sul Muro
Il prossimo appuntamento è fissato: il 9 luglio 2025, il Giro d’Italia Women affronterà la stessa salita. Ci sarai?
proverbiveneti
L’ORIGINALE 😎 I Proverbi xe a sapienza de l’omo! Creator per @regioneveneto 🦁
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